Bendaggio Elasto Compressivo

Bendaggio Elasto Compressivo

Fisiomnia, bendaggio elastocompressivo, dr.ssa Nadia Aprea

Il bendaggio elasto-compressivo è il trattamento cardine di patologie che manifestano un’insufficienza linfatica come il linfedema ma non solo, rappresenta il pilastro della Terapia Decongestiva Complessa (TDC).

Il bendaggio è come un farmaco! La prescrizione deve basarsi su una diagnosi ben specifica e deve riportare:

  • Il dosaggio – tecnica di applicazione e numero di strati
  • Il principio attivo e il tipo di benda da utilizzare
  • Frequenza di somministrazione e rinnovo

IN COSA CONSISTE

Il trattamento consiste in un bendaggio multistrato (composto da più materiali) che provoca una compressione graduata in modo decrescente e in senso disto-prossimale in modo da ridurre precocemente l’edema favorendo l’espulsione della componente liquida dall’arto.

Il trattamento non è doloroso o invasivo ma va comunque svolto da un professionista sanitario.

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI

Un bendaggio fatto male può generare:

  • Rischio di scompenso cardiaco in soggetti con insufficienza venosa
  • Rischio di applicare pressioni eccessive con possibili danni neurologici
  • Rischio di non ottenere una gradazione pressoria adatta e sfociare in uno spiacevole “effetto laccio”
  • Rischio di gradiente pressorio invertito con possibile trombosi venosa

CONTROINDICAZIONI

  • Arteropatia periferica nota
  • Infezioni cutanee in atto
  • Edema di natura non vascolare

  • Labile scompenso cardio-circolatorio

  • Nota allergia ai materiali

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